
Roma. Il 21 ottobre, Domenico Nguyen e Suor Lucrecia Uribe (Delegati Mondiali) hanno tenuto due incontri online per condividere un momento formativo con i Delegati Regionali dei Salesiani Cooperatori. Ogni anno si tengono due incontri online; questa volta, sono stati raggruppati per regione: alle 14:00 hanno partecipato i delegati delle seguenti regioni: Europa (Est-Ovest); Asia; e Africa. Alle 21:00 hanno partecipato i delegati delle quattro regioni: Americhe, Italia, Medio Oriente e Penisola Iberica-Portogallo.
Dopo la preghiera di apertura, dedicata a ricordare alcune caratteristiche della spiritualità di Santa Maria Troncatti, Antonio Boccia, il cui saluto si è incentrato sul tema per cui siamo stati chiamati, ha incoraggiato i presenti con queste parole:
“Non siete soli in questo: consacrati e laici condividono la stessa missione, la stessa passione per il Vangelo, la stessa responsabilità nel realizzare il carisma che la Chiesa ci chiede di custodire.
Questa comunione fraterna non è solo un ideale, ma si concretizza nel vostro servizio quotidiano: nell’ascolto, nel discernimento condiviso, nel sostegno ai più vicini alle comunità locali. Siete custodi di relazioni, facilitatori di sinergie, segni viventi che la speranza si costruisce insieme”.
A seguire, P. Joan Lluís Playá, delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, ha elaborato tre idee chiave presenti nel capitolo dell’opuscolo: “Animare e accompagnare la Famiglia Salesiana”, riferendosi alla missione condivisa:
“Tutti i credenti ‘sono una missione’ nel cuore delle persone (Chiesa, società, ecc.), in quanto battezzati e chiamati (vocazione). Tutti i membri della Famiglia Salesiana sono pertanto invitati a vivere ‘la missione condivisa’, fatta di unità di spirito e convergenza nella missione” (CoI, 35), nei diversi contesti religiosi e culturali in cui ci troviamo.
Lo spirito della formazione condivisa nella Carta d’Identità: “formazione condivisa”, “scambio di doni”, “comunione e collaborazione nella missione”, “corresponsabilità apostolica”, “metodologia della collaborazione”. Questa è la missione che riguarda tutti i Gruppi. Alla base di questo approccio vi sono un’ecclesiologia di comunione, una rinnovata teologia del laicato, un ripensamento del rapporto tra laici e religiosi, un approfondimento della missione, una nuova visione dei portatori di carismi, una visione di missione condivisa in chiave carismatica. Questa è la visione del Concilio Vaticano II che merita di essere approfondita.
In conclusione, i partecipanti hanno brevemente descritto i livelli di realizzazione della missione condivisa nella loro Regione, evidenziando un’ampia varietà di esperienze.
La ricchezza della condivisione ha acceso nei loro cuori un fuoco per proseguire il cammino che li porterà al Congresso Mondiale che si terrà nel 2026.





