Statuto approvato dalla Sede Apostolica il 29 aprile 2013
Decreto
CONGREGAZIONE
PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA
E LE SOCIETA’ DI VITA APOSTOLICA
Il Rettor Maggiore della Società di San Francesco di Sales, in nome del Congresso Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori, chiede a Vostra Santità l’approvazione definitiva dello Statuto della suddetta Associazione.
La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, esaminato attentamente lo Statuto inviato con la lettera del 3 aprile 2013, con il presente Decreto approva e conferma in modo definitivo il testo redatto in lingua italiana, di cui è conservata copia nel proprio Archivio.
Nonostante qualsiasi disposizione in contrario.
Città del Vaticano, 29 aprile 2013.
João Braz Card. de Aviz – Prefetto
P. Sebastiano Paciolla, O. Cist. – Sottosegretario
Presentazione Rettor Maggiore
Cari Salesiani Cooperatori,
con Decreto del 29 Aprile 2013 la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e la Società di Vita Apostolica, ha confermato e approvato in forma definitiva il vostro Progetto di Vita Apostolica. Esso, ora, è la vostra carta d’identità nella Chiesa, nella Famiglia Salesiana e nella società.
Vi viene offerto come un “libro di vita”, che vi deve accompagnare sempre. Contiene lo Statuto, rinnovato, e il Regolamento dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Il Progetto di Vita Apostolica, così approvato, garantisce la fedeltà all’ispirazione originale di Don Bosco, la sintonia spirituale, teologica, pastorale con il Concilio Vaticano II e il Magistero della Chiesa, la continuità con il Regolamento di Vita Apostolica anteriore, e la risposta cristiana e salesiana alle nuove sfide del mondo.
In data 8 dicembre 2013, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, che segnò l’inizio della nostra vocazione e missione nel mondo, io, in qualità di Rettor Maggiore, Successore di Don Bosco, promulgo ufficialmente questo rinnovato Progetto di Vita Apostolica.
Vi invito ad accoglierlo con la riconoscenza e la speranza di chi riceve un tesoro prezioso.
Dal momento della sua promulgazione, lo Statuto dovrà occupare un posto privilegiato sia nella vita personale di ogni Cooperatore e Cooperatrice, sia in quella dell’intera Associazione. Ciò comporta di conoscerne i contenuti e interiorizzarne i valori.
Lo Statuto descrive le ricchezze spirituali della vostra identità carismatica; definisce il vostro progetto apostolico; traccia la via della vostra santificazione e vi invita a testimoniarla come il dono più grande.
Esso contiene pure ciò che si riferisce alla strutturazione dell’Associazione, ma non è propriamente un testo di norme giuridiche, né un semplice trattato dottrinale. Lo Statuto delinea il profilo del Salesiano Cooperatore, perché sia idoneo per la sua vocazione e missione. Un vero salesiano nel mondo, secondo l’intuizione originale di Don Bosco, che lo voleva un appassionato collaboratore di Dio attraverso le grandi scelte della missione salesiana: la famiglia, i giovani, l’educazione, il sistema preventivo, l’impegno in ambito sociale e politico, con un’attenzione privilegiata e apertura di cuore ai poveri, agli esclusi, agli ammalati, agli emarginati di ogni genere.
Lo Statuto è intimamente legato al Fondatore, che vi ha voluto comunicare il suo spirito. In esso potete trovare Don Bosco. Il vostro amore per lui passa attraverso l’assunzione vitale del progetto evangelico che egli vi offre. Egli è il vostro modello.
Complemento necessario dello Statuto è il Regolamento, da me pure approvato, che traduce in forma operativa e normativa le grandi ispirazioni evangeliche e le scelte di vita dello Statuto stesso. Ne è l’applicazione pratica, al punto che una conoscenza vitale dello Statuto non è completa senza un adeguato studio del Regolamento. Certo si tratta di due testi di natura differente, ma ciò non deve comportare una discriminazione d’importanza, bensì una necessaria integrazione. Il primo (lo Statuto) rappresenta la vostra carta d’identità e comprende il progetto del Fondatore, le norme relative all’animazione e al governo dell’Associazione, approvate dalla competente autorità della Chiesa e che soltanto con il suo consenso possono essere modificate, elementi spirituali e giuridici dovutamente armonizzati. Il secondo (il Regolamento) contiene le applicazioni concrete e pratiche d’interesse universale dello Statuto, quindi valide e da praticarsi in tutta l’Associazione. Siccome alcune norme sono state formulate in considerazione di determinate condizioni storiche, di per sé mutevoli, il Regolamento risulta, per sua natura, più facilmente modificabile.
A voi, cari Salesiani Cooperatori, vi consegno, come dono assai prezioso, questo “libro di vita”, con il compito di conoscerlo e interiorizzarlo. Esso deve diventare oggetto di studio, di assimilazione, di preghiera, di vita.
Ve lo consegno con cuore di padre, il cuore di Don Bosco e affido tutti voi a Maria Ausiliatrice. Ella vi prenderà per mano e vi sarà madre e maestra.
Don Pascual Chávez V., sdb – Rettor Maggiore
Roma, 8 dicembre 2013
Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria
Presentazione della Coordinatrice Mondiale
Il dono prezioso, il “libro della vita” che queste pagine ci consegnano è frutto di un lungo lavoro di discernimento, di studio, di preghiera che ha visto coinvolti i Salesiani Cooperatori di tutto il mondo con l’impegno a rinnovarsi per rispondere sempre meglio, con il cuore di Don Bosco, alle nuove sfide che questa società globalizzata e secolarizzata ci lancia.
La fedeltà all’intuizione originaria che il nostro Fondatore ebbe per noi, salesiani chiamati a vivere nel mondo senza appartenere al mondo, è il tessuto connettivo di questo Progetto di Vita Apostolica su cui si innesta la nostra risposta laica al dettato del Magistero della Chiesa e della Famiglia Salesiana.
Lo Statuto è la nostra carta d’identità carismatica: descrive la nostra spiritualità, evidenzia il nostro impegno apostolico, definisce quella via di santificazione che, in unione profonda con l’intera Famiglia Salesiana, vogliamo percorrere testimoniando l’Amore e la Speranza.
Il Regolamento raccoglie e descrive operativamente il progetto evangelico dello Statuto formando così un “unicum” armonioso che ci aiuterà a restare saldi nella fede, radicati in quella cultura della vita che si oppone al dilagante relativismo egocentrico della società.
I giovani, le famiglie, gli esclusi, i poveri attendono con sempre maggiore ansietà la risposta concreta che può venire solo da chi vuole collaborare con Dio alla realizzazione, qui ed ora, di un Regno di carità e giustizia.
Accogliamo tutti insieme la ricchezza spirituale che questo nostro Progetto di Vita Apostolica ci offre e facciamo del nostro impegno salesiano il SI più sincero, fiducioso ed entusiasta al Signore, nei giovani.
Noemi Bertola
Coordinatrice Mondiale