Discorso della Madre Genarale Suor Yvonne Reungoat (al Consiglio Mondiale dell’ASSCC 19/02/16)

Riunire 12 persone dai 5 continenti e capirci nelle diverse lingue, è certamente un segno profetico. Elaborare un programma e realizzarlo dappertutto insieme è un altro segno profetico. Quando ci incontriamo è come all’ONU. Ma con una grande differenza. Noi abbiamo uno spirito comune, un carisma comune. E questa è la forza che fa l’unione aldilà delle differenze. Questo è segno della presenza dello Spirito santo. Quando ritorneremo nei nostri paesi non saremo più gli stessi perché abbiamo aperto un altro orizzonte, un’esperienza da condividere che cambia il cuore.

E quando sarete nelle vostre terre, partirete sentendovi in relazioni con tutti gli altri. E questo è importante perchè a partire dalla vostra esperienza voi accompagnate l`Associazione con lo spirito di universo: un orizzonte che è il mondo che è tutta l`Associazione di cooperatori e di cooperatrici, e anche di tutta la Famiglia Salesiana. A partire d`adesso noi non siamo più un uomo o una donna di una terra ma siamo uomini e donne del mondo. E questo è un seme di costruzione della pace nel mondo. Non è solo un segno, è un seme nella terra per il mondo. Penso che è importante coltivare molto questa visione profetica dell`Associazione. E voi siete coloro che animerete questa dimensione. Io vi ringrazio per il vostro dinamismo, il vostro entusiasmo e l`impegno per mettere oggi i colori che don Bosco aveva incominciato con la Bozza. Perchè oggi attraverso di noi il carisma salesiano dell`Associazione dei salesiani cooperatori si fà attuale per il mondo di oggi, si incultura in tutte le nostre culture. Don Bosco era stato profetico. Volere all`inizio che i salesiani cooperatori siano parte della comunità era la profezia delle nuove forme di vita religiosa oggi. In questo momento non era possibile. Però questo vuol dire la forza che don Bosco dava ai salesiani cooperatori. È la forza che devono avere le relazioni tra i Salesiani di Don Bosco, salesiani cooperatori e le Figlie di Maria Ausiliatrice, e certo allargato a tutta la Famiglia Salesiana. Però tra di noi deve esserci un legame speciale se vogliamo realizzare il sogno di don Bosco. In questo momento voi state vivendo un inizio. L`inizio crea una novità in tutta l`Associazione. Perchè il Signore ha scelto ognuno, ognuna di voi per coordinare ogni regione. È una missione affidata dal Signore. E quando c`è un nuovo consiglio, nasce una nuova speranza, nuove aspettative che state cercando di concretizzare insieme. Importante è credere che lo Spirito Santo vi sta accompagnando per la crescita dell`Associazione, la sua fedeltà al carisma ma anche il suo sviluppo.

Penso che il carisma salesiano ha una grande forza dinamica che è continuamente generatrice di qualcosa di nuovo e che è dentro di noi. Perchè se noi siamo qui è che abbiamo dentro di noi il carisma. Non viene dal fuori. Sta dentro. Condiviso cresce. E più condiviso è, più cresce. Penso che una responsabilità che abbiamo è che questo dono che abbiamo ricevuto, lo contagiamo a tanta gente. Ci sono molti laici che trovano una risonanza nello spirito salesiano. Laici, sacerdoti, vescovi, papa 😉 Il carisma ha una forza di contaggio molto forte – anche in coloro che a volte sono contro la Chiesa. Perchè don Bosco passa. E don Bosco oggi siamo noi. Per questo io penso che abbiamo una grandissima responsabilità nel mondo – nelle situazioni dove siamo: nel mondo del lavoro, nella società, nelle famiglie, nella Chiesa – in tutte le relazioni che abbiamo. Ed io vi incoraggio molto, e lo dico anche alle FMA, di far conoscere la vocazione di salesiani cooperatori, di parlarla, di invitare perchè è fatta per crescere, a partire da giovani, dai giovani del Movimento Giovanile Salesiano che crescono e diventano adulti, a tanti educatori, insegnanti, animatori negli ambienti salesiani o no, di famiglie, padre e madre di famiglia che possono conoscendo sentire questa chiamata. Anche perchè se un centro di salesiani cooperatori è un centro vivo, deve contagiare – perchè un gruppo è sempre più contagioso che una persona. Trasmettere questo, vivere la vita cristiana con il colore salesiano e nella spiritualità salesiana può essere un`irradiazione nel mondo. Io vedo l`Associazione dei salesiani cooperatori così. Di più in alcune parti, di meno in altre. Però in tutte le parti del mondo può crescere.

È importante anche farci visibili nella Chiesa come salesiani cooperatori. Perchè partecipiamo nella vita della Chiesa in quello che esiste. Però partecipiamo con uno stile speciale, speciale caratteristica. E noi abbiamo la responsabilità di rendere visibile e presente questo carisma nella Chiesa. Poi vedete: ci sono laici – Comunione e liberazione, Don Giussani che loro hanno una forza di organizzazione, si rendono visibili. E penso che i salesiani cooperatori lo stesso possono fare. Non dobbiamo avere paura di mostrarci, nostro carisma e esprimere il nostro dono nella Chiesa e nella società perchè possiamo essere presenti in luoghi dove la Chiesa non è presente. La nostra vita deve dire qualche cosa. Io incoraggio i salesiani cooperatori a crescere in questa forza del gruppo, nella comunione che può irradiare questa presenza e irradiarla nella preoccupazione dei giovani che è comune a tutta la Famiglia Salesiana. Perchè qualunque sia la nostra professione, se siamo salesiani siamo educatori perchè lo abbiamo dentro: educatori per far crescere la vita. E ci sono tante necessità dei giovani che quello che don Bosco sentiva – di creare sinergia per andare incontro a questa necessità – è vero oggi in tutto il mondo. E se pensiamo che siamo connessi in un`unica Associazione, in un`unica Famiglia in tutto il mondo questo è una forza – anche se ci sentiamo piccoli nel mondo, però è una forza d`amore che trasforma il mondo e che trasforma attirando l`attenzione di tutta la società sull`importanza dell`educazione dei giovani più poveri. Come don Bosco, lo Spirito ci invita a noi a dare la vita per la salvezza dei giovani nelle forme che sono compatibili con la nostra vita.

Una minaccia per i giovani è la guerra che aumenta la povertà. Io penso che tutti insieme possiamo contribuire a costruire un poco la pace nel mondo. E possiamo per la relazione tra di noi e la comunione far credere ai giovani che è possibile: che è possibile costruire un mondo diverso, che è possibile costruire la pace.

Oggi avete fatto il Pellegrinaggio della Misericordia. Come salesiani la misericordia la esprimiamo come Gesù Buon Pastore che si fà vicino, che si lascia toccare il cuore, che cammina in mezzo al suo popolo, che si mette davanti, che incoraggia, che anima, che così Egli è un segno dell`amore concreto. E questo si traduce in ognuna delle nostre relazioni con giovani ma anche nella famiglia, con i colleghi al lavoro, con la gente della parrocchia, con tutte le persone con cui siamo in contatto. E abbiamo un esempio davanti a noi che è papa Francesco che qualcosa di salesiano ha accolto nel cuore. E lui invita a creare ponti, a creare relazioni, a dialogare tra le differenze. E lui stesso dà l`esempio. E penso che come Famiglia Salesiana è una caratteristica nostra. Il sistema preventivo è questo.

Dunque in questo senso io vi incoraggio ad amare appassionatamente la vostra vocazione, ad amarla tanto che desidera comunicarla ad altri. È vero che è il Signore che chiama. Però noi siamo mediazioni della sua chiamata a vocazioni di salesiani cooperatori, a vocazioni di Salesiani di don Bosco, a vocazioni di Figlie di Maria Ausiliatrice. Perchè la questione delle vocazioni è questione di comunione tutti insieme. E questo è importante averlo dentro. Perchè noi facciamo quello che abbiamo dentro. Sempre corriamo le vie per realizzare quello in cui crediamo. Allora io vi incoraggio ad essere creativi, a proporre anche a noi, ai Salesiani, alle Figlie di Maria Ausiliatrice, cammino di più sinergia per fare fronte ad alcune situazioni qualche volta difficili, e nella complementarietà delle nostre vocazioni possiamo trovare vie. Certamente che abbiamo sempre vicino a noi Maria Ausiliatrice. E lei sempre ci spinge, ci invita a dare di più, ad amare di più. Ma anche ogni tanto ci dice che stiamo facendo bene, che è contenta. Perchè questo anche è importante per noi. E un raduno come questo ha anche questo senso di darci la forza gli uni agli altri – per darci coraggio, per andare avanti. E inventare la creatività ci viene nella preghiera. E Maria ci insegna a metterci in ascolto dello Spirito. Allora animo.

Vi auguro una buona continuazione, una buona elezione di domani – so che domani dovete votare. Noi pregheremo per voi perchè sia quello che Dio vuole. E vi auguro un buon cammino per il triennio. Io vi incoraggio molto. Io sempre dico alle Figlie di Maria Ausiliatrice che la vocazione di salesiani cooperatori è importante. E la dobbiamo fare conoscere. Grazie!